1/22/2013

La storia del Profeta Ismail, pace su di lui

Questa lezione è piuttosto articolata, potreste dividerla in due o tre parti a seconda delle capacità di concetrazione e dell’età dei vostri studenti. I progetti riportati rappresentano soltanto alcune delle idee che potrebbero nascere dalla bellezza e dalla ricchezza contenutistica di questa stupefacente storia! Dunque a voi l’ispirazione e poi aggiornateci in sha Allah!

Abbiamo studiato la biografia del Profeta Ismail (su di lui la pace).
Ripercorrete brevemente la storia del Profeta Ismail (su di lui la pace). Per farlo noi abbiamo utilizzato questo testo inglese:

Storie of the Prophets Ibn Kathir

Un giorno Abramo su di lui la pace, si svegliò e chiese a sua moglie Hajar di portare con sé il piccolo Ismail in quanto avrebbero intrapreso un lungo viaggio. Il bambino era ancora nutrito esclusivamente con latte materno. Abramo, su di lui la pace, diede inzio al viaggio: attraversò delle terre coltivate, il deserto e le montagne finché raggiunse il deserto della Penisola Araba e arrivò in una terra desertica che non aveva neppure un albero da frutto, né acqua né cibo. Non c’era alcun segno di vita in questa valle. Dopo che Abramo, su di lui la pace, ebbe aiutato sua moglie e suo figlio a scendere, li lasciò con del cibo e dell’acqua che sarebbero a mala pena bastati per due giorni. Si voltò e se ne andò. Hajar si affrettò dietro lui chiedendogli: “Dove stai andando Abramo, lasciandoci in questa valle deserta?”

Abramo, su di lui la pace, non rispose nulla, ma continuò a camminare. Ella ripetè quello che aveva detto, ma lui rimase silenzioso. Alla fine ella comprese che non stava agendo di propria inziativa, quanto piuttosto capì che era Allah, Subbhanahu wa ta’ala, che gli aveva ordinato di farlo. Ella gli chiese: “Allah ti ha ordinato di fare in questo modo?” Egli replicò: “Sì.” Allora questa incredibile donna gli rispose: “Non ci accadrà nulla poiché Allah che Ti ha ordinato di fare questo, è con noi.” Abramo, su di lui la pace, invocò Allah dicendo:

“O Signor nostro, ho stabilito una parte della mia progenie in una valle sterile, nei pressi della Tua Sacra Casa, affinché, o Signor nostro, assolvano all'orazione. Fai che i cuori, di una parte dell'umanità, tendano a loro; concedi loro [ogni specie] di frutti. Forse Ti saranno riconoscenti.

O Signor nostro, Tu ben conosci quello che nascondiamo e quello che palesiamo. Nulla è nascosto ad Allah, nella terra e nei cieli!” (Corano, Sura Ibrahim, 14:37-38)


Esempio di borraccia in pelle
(Spiegate ai vostri studenti in erba che il processo di conciatura o di abbronzatura delle pelli mediante calore solare, rendeva il tutto puro e dunque utilizzabile come contenitore)
La storia continua…..

La mamma di Ismail, su di lui la pace, continuò ad allattarlo e bere l’acqua che aveva. Quando la terminò, divenne molto assetata e suo figlio pure. Guardò suo figlio Ismail, su di lui la pace, agitarsi in agonia. Ella lo adagiò e si allontanò sul monte As-Safa per poter osservare bene dall’alto. Ma non riuscì a scorgere nulla. Scese nella valle di nuovo, si raccolse gli abiti e corse fino al monte Al-Marwa. Anche da lì non riuscì a scorgere nulla. Lo fece per bene sette volte. Quando era su Al-Marwa l’ultima volta, udì una voce, ella chiese chi fosse e se aveva qualcosa per aiutarla. Ella vide un angelo al posto dove oggi esiste la fonte dell’acqua di Zam zam, scavare la terra ( probabilmente con le proprie ali Allah walem) finché vi fu acqua sgorgogliare dalla terra. Ella iniziò a riparare la fuoriuscita d’acqua creando come una sorta di pozzetto e riempì la propria borraccia. Hajar bevve e riuscì ad allattare Ismail. L’angelo le disse: “Non aver timore di essere abbandonata perché questa è la casa di Allah che verrà costruita da questo ragazzo e da suo padre, e Allah non è mai negligente con la Sua gente.”

Hajar rimase sola finché arrivarono gente della tribù di Jurhum attratti dalla vista di un uccello che volava intorno all’acqua. Essi si chiesero come mai un uccello stesse volando da quelle parti aride, cosa potesse esservi ad attrarlo. Dunque inviarono due messaggeri e scoprirono la fonte di acqua. La mamma di Ismail, su di lui la pace, gli permise di utilizzare l’acqua a patto che nessuno se ne arrocasse il dominio. Dunque piano piano quella zona si popolò. Ismail crebbe e imparò l’arabo da queste persone. E quando raggiunse la pubertà sposò una donna tra queste. Ibrahim, su di lui la pace, ritornò dopo la morte di Hajar ed insieme costruirono la Kaba, cosa che gli fu ordinate da Allah. Ismail porgeva a suo padre delle pietre per la costruzione. Insieme ripetevano:

“O Signor nostro, accettala da noi! Tu sei Colui Che tutto ascolta e conosce! O Signor nostro, fai di noi dei musulmani e della nostra discendenza una comunità musulmana. Mostraci i riti e accetta il nostro pentimento. In verità Tu sei il Perdonatore, il Misericordioso! O Signor nostro, suscita tra loro un Messaggero che reciti i Tuoi versetti e insegni il Libro e la saggezza, e accresca la loro purezza. Tu sei il Saggio, il Possente”.  (Corano, Sura Al-Baqara, 2:127-129)

Ibrahim, su di lui la pace, ebbe una visione in sogno. Sognò di sgozzare suo figlio. Raccontò il sogno ad Ismail, su di la pace, il quale non disse altro di fare quello che gli era stato ordinato, mostrando un coraggio ed una fede in Allh, Subbhnahu wa ta’ala, degna di un profeta: “O padre! Fai quello che ti è stato ordinato di fare ed in sha Allah mi troverai paziente!” Quando entrambi si erano sottomessi alla volontà di Allah l’Eccelso, Allah gli si rivolse: “O Abramo, hai realizzato il sogno. Così Noi ricompensiamo quelli che fanno il bene. Questa è davvero una prova evidente”. E lo riscattammo con un sacrificio generoso.” Corano, Sura I Ranghi 37: 99-107)

Allah (gloria a Lui l'Altissimo) fermò la mano di Abramo e sostituì ad Ismaele un montone. Abramo e suo figlio superarono in tal modo una prova molto difficile a cui Allah ha voluto sottoporli. In ricordo di ciò, i musulmani celebrano la “îd al-adha”, la festa del sacrificio, il decimo giorno del mese del pellegrinaggio.

Allah dice: “Perpetuammo il ricordo di lui nei posteri. Pace su Abramo! Così ricompensiamo coloro che fanno il bene. In verità era uno dei nostri servi credenti. E gli demmo la lieta novella di Isacco, profeta tra i buoni.” (Corano, Sura I Ranghi 37: 108-112)

Il nostro racconto finisce qua, ma la storia potrebbe essere ampliata.

Attività e progetti:

*Gli studenti dovrebbero immaginare come era la valle sterile dove Hajar  e Ismail rimasero soli…non è la Mecca di oggi. Si tratta di una valle arida e desertica della penisola araba. Cercatene delle immagini e tracciatene una mappa. Glistudenti dovrebbero trovare degli aggettivi per descriverla e dire come era la temperature a loro avviso (se faceva caldo o freddo).

*Che carattere aveva Hajar? Portresti trovare degli aggettivi, almeno 3, per definirlo? Hajjar è l’emblema della credente. Ella ha riposto tutta la sua fiducia in Allah, sapendo che Allah mai abbandona in disperazione un credente.

*Quanto cibo e quanta acqua possedavano? Potresti disegnarlo?

*Spiegati ai vostri figli che all’epoca l’acqua era conservata in pelli di animali lavate, pulite e abbronzate e poi cucite.

***Progetto creativo***

Costruiamo una borraccia da una zucca!

Lo sapevate che anticamente la zucca veniva adoperata come contenitore per l’acqua?

Per farlo procuriamoci una di quelle zucche ornamentali strette e lunghe dalla forma orientale ed affusolata, svuotiamola con l’aiuto di un coltello lungo affilato, di un cucchiaino e di un fil di ferro robusto. Questo tipo di zucca non è molto gradevole al gusto, viene adoperata, infatti, solo a scopo ornamentale e decorativo, per cui non credo che riusciremo a sfruttarne la polpa a scopo alimentare, deponetela nel vostro composto oppure utilizzatela per nutrire animali di campagna o come fertilizzante per le vostre piante così nulla andrà sprecato. Scegliete da che lato volete il foro da cui bere, in genere si fa nella parte alta, ma è possibile anche farlo al lato. Appoggiatevi sopra una moneta per fare un cerchio quanto più precisamente possibile. Con il coltello affilato e appuntito tagliate tutta la parte circostante. Togliete tutto quello che riuscite a togliere della polpa adoperarando un cucchiaio. Raggiungete i punti più lontani con del fil di ferro rigido. Prendete un tappo di sughero, inseritelo (è molto importante inserirlo per non perdere la forma) e lasciate la vostra zucca al sole per farla essiccare e in un posto molto asciutto. Dopo all’incirca un mese e mezzo la vostra zucca sarà molto leggera sembrerà plastificata. Sciacquatela ed utlizzatela.

*Che significato ha la supplica che Abramo, su di lui la pace, rivolse ad Allah? Potresti spiegarlo a tue parole?

*Che carattere ha Ismail? Potresti traverse delgi aggettivi per descriverlo? Sai che è spesso definite “coraggioso”, perché secondo te?

*Quali sono le caratteristiche che hanno in comune i Profeti?

 ***Costruiamo il modellino della Ka’aba***

Per semplificare le cose noi abbiamo usato del cartoncino nero sul quale abbiamo costruito dei quadrati precisi con righello e matita. So che il nostro progetto della Casa di Allah è piuttosto riduttivo ma ci è sembrato il modo più semplice di realizzarlo. Alla fine abbiamo ritagliato questo tipo di forma, lasciando delle alette da poter incollare :
   


Poi abbiamo utilizzato del nastro adesivo o colla per incollare il tutto. Poi con della colla glitter dorata lo abbiamo decorato. Lasciate asciugare. Potrete fare il vostro modellino piccolo oppure grande.
 
Alcuni posters
 


N. (8) ha eseguito questo posters riassumendo la storia in bullet points, ha poi eseguito un modellino della Kaa'ba con lato di 7 cm e decorato con del glitter

 

A. (6) ha riassunto la storia nei suoi punti chiave, ha tracciato un piccolo albero genelaogico rappresentante la discendenza del profeta Abramo, su di lui la pace. Ha disegnato gli albori della Mecca quando, dopo la fonte Zam zam, la tribu di Jurhum popolo' l'area deserta. E, infine, ha ritagliato la Kaa'ba da del cartoncino rigido nero e l'ha decorata con del glitter dorato.
 
 
 

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