6/26/2013

L'avvincente storia di Mosè aleyhy salem LEZIONE 2


Lezione 2: Il ritorno in Egitto

Lettura e scrittura della Sura Al-Qasas in quanto in essa è raccontata la storia di Mosè aleyhy salem

I dieci anni di preparazione

Il tempo passava ma questi 10 anni della sua vita non furono spesi invano. Essi furono anni di meditazione e preparazione e furono per questo molto importanti. Mosè (aleyhy salem) era molto attratto dalle stelle, dalla notte, seguiva il sorgere e il tramontare del sole ogni giorno. Rifletteva sulle piante, del modo in cui germogliano, del come l’acqua ravviva la terra. La religione di Mosè (aleyy salem) era la stessa di Giacobbe, il nipote di Abramo (su di loro la pace), cioè il monoteismo islamico. Viveva spesso in reclusione, lontano dalla gente, nel mezzo del deserto, in posti in cui si pascola il gregge, meditando. Il silenzio caratterizzò la propria reclusione.

Mosè (aleyy salem) decide di ritornare in Egitto

Un giorno Mosè (aleyy salem) prese la decisione di ritornare in Egitto. Ne informò la moglie e partirono insieme. Ovviamente era una scelta pericolosa ma Allah ispirò questa decisione.

Mosè (aleyy salem) inizia la propria Profezia

Mosè (aleyy salem) lasciò Mydian con la propria famiglia e viaggiò attraverso il deserto fino a raggiungere il Monte Sinai. Lì realizzò di essersi perso. Cercò aiuto in Allah e ritrovò la strada. Al cadere della notte raggiunsero Monte Tur. Vide da lontano un falò, pensò vi fossero dei pellegrini e si accinse ad andargli incontro per chiedergli un tizzone ardente per poter iniziare un falò. Ma quando si avvicinò, notò che vi era un alberello che non bruciava nonostante il fuoco, e Allah ta’ala gli parlò rivelandogli Chi fosse. Gli chiese di togliere i sandali perché era nella terra sacra di Tuwa e che lo aveva scelto. Gli chiese poi di lanciare a terra il bastone, ed esso si trasformò immediatamente in un serpente. Mosè (aleyhy salem) si voltò per fuggire via, ma Allah gli disse di non temere, di prenderlo in quanto sarebbe ritornato alla forma precedente e così fu. Inoltre gli ordinò di infilare la mano nell’abito all’altezza dell’ascella. Quando la ritirò essa era diventata brillante. Allah gli ordinò di andare da Faraone e di mostrargli questi due Segni della Potenza di Allah.
A. (7) ha disegnato l'alberello in fiamme che non bruciava
 
Foto dal libro della Darussalam

Mosè (aleyy salem) aveva paura di ritornare ma Allah pose pace nel suo cuore e lo rassicurò. 

“Allah, non c’è dio all’infuori di Lui! A Lui appartengono i nomi più belli.  Ti è giunta la storia di Mosè?  Quando vide un fuoco, disse alla sua famiglia: “Aspettate! Ho avvistato un fuoco, forse [potrò] portarvene un tizzone o trovare nei suoi pressi una guida”.  Quando vi giunse, sentì chiamare: “O Mosè,  in verità sono il tuo Signore. Levati i sandali, ché sei nella valle santa di Tuwâ.  Io ti ho scelto. Ascolta ciò che sta per esserti rivelato.  In verità, Io sono Allah: non c’è dio all’infuori di Me. AdoraMi ed esegui l’orazione per ricordarti di Me.  In verità, l’Ora è imminente anche se la tengo celata, affinché ogni anima sia compensata delle opere sue.  Non lasciare che ti ostacoli colui che non crede in essa ed è incline alle sue passioni, ché altrimenti periresti.   O Mosè, cosa tieni nella tua mano destra?”.  Disse: “È il mio bastone, mi ci appoggio, e faccio cadere foglie [degli alberi] per i miei montoni le mie pecore e mi serve anche per altre cose”.  Disse [Allah]: “Gettalo, Mosè”.  Lo gettò ed ecco che divenne un serpente che strisciava veloce.  Disse [Allah]: “Afferralo e non temere: gli daremo la sua forma originaria.  Stringi la mano sotto l’ascella: ne uscirà bianca, senza alcun male. Ecco un altro segno,  per mostrarti altri Nostri segni ben più grandi.  Vai da Faraone. In verità si è ribellato”.  (Corano 20:9-24).

Mosè (aleyy salem) e Aronne (aleyy salem) hanno dei rispettivi compiti

Mosè (aleyy salem) aveva davvero terrore di ritornare in Egitto, dunque chiese ad Allah se suo fratello Aronne poteva affiancarlo nell’impresa. Fatto che piacque ad Allah Il Quale acconsentì. Inoltre Mosè (aleyhy salem) aveva un problema linguistico-espressivo che Allah guarì dietro suo richiesta. Il compito di Mosè (aleyy salem) era quello di persuadere Faraone dell’esistenza di un Unico Dio e di convincerlo a rilasciare il popolo di Israele. Il compito di Aronne (aleyhy salem) era di sostenere suo fratello, assisterlo e rendere gloria ad Allah di più.

Disse: “Aprimi il petto, Signore,  facilita il mio compito,  e sciogli il nodo della mia lingua,  sì che possano capire il mio dire;  concedimi in aiuto uno della mia famiglia,  Aronne, mio fratello.  Accresci con lui la mia forza,  e associalo alla mia missione,  perché possiamo renderTi gloria molto,  e perché possiamo ricordarTi molto;  e in verità, Tu sempre ci osserverai”. (Corano, Sura Ta-Ha, 20:25-34)

Va' con tuo fratello con i segni Miei e non trascurate di ricordarMi.  Andate da Faraone: in verità si è ribellato!  Parlategli con dolcezza. Forse ricorderà o temerà [Allah]”.  Dissero: “O Signor nostro, temiamo che si scagli contro di noi o che accresca la ribellione”.  Rispose: “Non temete. Io sono con voi: [tutto] odo e vedo. Andate pure da lui e ditegli: In verità, siamo due messaggeri del tuo Signore. Lascia partire con noi i Figli di Israele e non tormentarli più. Siamo venuti da te con un segno da parte del tuo Signore. Pace, su chi segue la retta via.  In verità ci è stato rivelato, che il castigo sarà per chi nega e volge le spalle!"”. (Corano, Sura Ta-Ha, 20: 42-48)

Mosè (aleyy salem) e Aronne (aleyy salem) parlano a Faraone

Andarono insieme da Faraone e gli trasmisero il messaggio. Mosè (aleyy salem) gli parlò di Allah, della Sua Misericordia e del Suo Paradiso, degli obblighi di un fedele e dell’Adorazione che deve essere rivolta solo a Lui.

Faraone ascoltò con disdegno; pensò che Mosè (aleyy salem) fosse un pazzo a parlargli in quel modo mettendo in dubbio la sua autorità. Mosè (aleyy salem) gli chiese poi di donare la libertà ai Bani Israil. Faraone rispose che non erano altro che schiavi: i suoi schiavi. Mosè (aleyy salem)  gli ricordò che erano servi di Allah.

Faraone gli chiese sarcasticamente se egli fosse Mosè. E gli ricordò del passato, di come era stato soccorso e allevato a corte, di quando egli aveva ucciso un uomo...la sua intenzione era di intimorirlo. Faraone lo accusò persino di miscredenza per avere assassinato un uomo, volvea sgomentarlo e sminuirlo. Ma Mosè ignorò le sue provocazioni e il suo sarcasmo, gli spiegò che non era affatto un miscredente quando aveva ucciso quell’uomo nel passato, ma certamente non era sulla strada giusta, che era fuggito dall’Egitto per paura di essere punito con la pena di morte anche se l’omocidio era avvenuto per incidente e che poi Allah lo aveva guidato.

Faraone minacciò di sbatterlo in prigione qualora avesse venerato altri oltre lui. Mosè (aleyy salem) gli chiese se una prova  poteva convincerlo e Faraone rispose di voler constatare di cosa parlava.

“Andate da Faraone e ditegli: " Noi siamo gli inviati del Signore dei mondi,  affinché tu lasci partire con noi i Figli di Israele ".  Rispose: “Non ti abbiamo forse allevato presso di noi quando eri bambino, non sei forse rimasto con noi molti anni della tua vita? 

Poi hai commesso l'atto di cui ti macchiasti e fosti un ingrato”.  Disse: “Ho fatto ciò quando ancora ero uno degli smarriti.  Sono fuggito da voi perché ho avuto paura di voi. [Ora] il mio Signore mi ha dato il discernimento e ha fatto di me uno dei [Suoi] Messaggeri.  Mi vuoi forse rinfacciare questo favore, mentre schiavizzi i Figli di Israele?”.  Disse Faraone: “E chi è questo Signore dei mondi?”.  Rispose: “Il Signore dei cieli e della terra e di ciò che vi è tra essi. Se solo poteste esserne convinti!”.  Disse [Faraone] a quelli che lo attorniavano: “Non avete sentito?”.  Disse [Mosè]: “È il vostro Signore, il Signore dei vostri antenati più lontani!”.  Disse [Faraone]: “Davvero il messaggero che vi è stato inviato è un folle”.  Disse [Mosè]: “[È] il Signore dell'Oriente e dell'Occidente, e di ciò che vi è frammezzo, se solo lo capiste”.  Disse: “Se prenderai un dio dall'infuori di me, certamente farò di te un prigioniero”.  Rispose [Mosè]: “Anche se ti portassi una prova evidente?”.  Disse: “Portala dunque, se sei fra i veritieri”. (Corano, Sura Ash-Shu’ara, I Poeti, 26:16-31)

Osserviamo che tipo di dialogo intercorre tra Faraone e Mosè (aleyhy salem). Quest’ultimo è sempre molto educato, l’altro assume un tono di minaccia e di sarcasmo.

Allah stesso aveva detto: “Parlategli con dolcezza” (sura 20 in una delle ayah tra 42esima e la 48esima)

“Gettò il suo bastone, ed ecco che [divenne] palesemente un serpente.  Trasse la sua mano, ed essa [apparve] bianca a coloro che guardavano.” (Corano, Sura Ash-Shu’ara, I Poeti, 26:32-33)

Lo stupore di Faraone al vedere il bastone trasformarsi in serpente e la mano bianca e brillante si tramutò in terrore e paura!

Mosè (aleyhy salem) sconfigge i maghi di corte

Temendo che il suo potere fosse in pericolo, si rivolse ai suoi consiglieri, i quali gli dissero di trattenere Mosè e Aronne (su di loro la pace) così i maghi si sarebbero potuti preparare con qualche trucco di illusionismo. Faraone incaricò la sua gente di ercare i maghi e gli illusionisti più esperti in

 tutto l’impero, offrendo loro un’enorme ricompensa inclusa una carica come cortigiano di corte, per coloro che avessero sconfitto Mosè. Nel giorno prestabilito per la competizione, arrivarono gente da varie parti dell’Impero egizio. Mosè (aleyhy salem) parlò ai maghi prima dell’inizio della competizione spingendoli a non tradire Allah con i loro trucchi e ammonendoli, ma essi erano troppo avidi e presi dalle promesse di ricompense e di fama che avrebbero ricevuto. I maghi operarono per primi. Essi gettarono oggetti per terra dando vita a serpenti che si contorcevano. La gente guardava con stupore e Faraone era fiero. Poi fu il turno di Mosè (aleyhy salem), egli gettò il bastone ed esso si trasformò in un enorme serpente che ad uno ad uno ingoiò tutti gli altri serpenti. I maghi dissero: “Crediamo nel Dio di Mosè  ed i Aronne (alehyum salem).”

Faraone li accusò di essersi accordati con Mosè (aleyy salem) e li minacciò di tagliargli mani e piedi e di cruciffigerli su alberi di palma se non avessero confessato l’ordito complotto. Ma essi rifiutarono di tradire Mosè (aleyy salem) e proclamorono di credere in un Unico Dio: Allah.



“Si riunirono i maghi per l'incontro, nel giorno stabilito.  E si disse al popolo: “Vi riunirete in massa,  così da poter seguire i maghi, se saranno vincitori!”.  Poi, quando i maghi furono convenuti dissero a Faraone: “Davvero avremo una ricompensa se saremo vincitori?”.  Rispose: “Sì, e in tal caso sarete tra i favoriti”.  Mosè disse loro: “Gettate quello che avete da gettare”.  Gettarono le loro corde e i loro bastoni e dissero: “Per la maestà di Faraone, saremo noi i vincitori!”.  Gettò Mosè il suo bastone ed esso inghiottì i loro artifici.  Allora i maghi si gettarono in prosternazione,  dicendo: “Crediamo nel Signore dei mondi,  il Signore di Mosè e di Aronne”.  (Corano, Sura Ash-Shu’ara, I Poeti, 26:38-48)
Aysha Umm Hamid ha inviato queste splendide foto dei lavoretti dei suoi figli. Che Allah ta'ala li protegga


 
 

Interpretazione di A. dei serpenti
 
 

Descrizione di Allah dei credenti e i non credenti

Allora ti opporremo una magia simile. Fissa per te e per noi un incontro in un luogo appropriato, noi non mancheremo e tu neppure”.  Rispose: “L'incontro sarà nel giorno della festa. Che la gente sia riunita al mattino”.  Si ritirò Faraone, preparò i suoi artifici e poi si presentò.  Disse Mosè: “Guai a voi, non inventate menzogne contro Allah: vi annienterebbe per punizione. Chi inventa menzogne è certamente perduto”.  Discussero in proposito [i maghi], in segreti conciliaboli.  Dissero: “Quei due sono sicuramente due maghi che vogliono cacciarvi dalla vostra terra con la magia e cancellare la vostra esemplare dottrina”.  “Riunite i vostri incantesimi e venite in fila. Chi avrà oggi il sopravvento sarà il vincitore.”  Dissero: “Getti tu, Mosè, o gettiamo noi per primi?”.  Disse: “Gettate pure!”. Ed ecco che gli parve che le loro corde e i loro bastoni si mettessero a correre, per effetto di magia.  Mosè ne fu intimorito nell'intimo.  Gli dicemmo: “Non aver paura. Avrai il sopravvento.  Getta quello che c'è nella tua mano destra: divorerà quello che han fatto, perché quello che han fatto è artificio di mago; e il mago, ovunque vada, non avrà riuscita”.  I maghi caddero in prosternazione e dissero: “Crediamo nel Signore di Aronne e di Mosè”.  Disse [Faraone]: “Crederete in lui, prima che io ve lo permetta? È certo lui il vostro maestro che vi ha insegnato la magia. Vi farò tagliare mani e piedi alternati e vi farò crocifiggere a tronchi di palma e capirete chi di noi è più duro e pertinace nel castigo”.  Dissero: “Non ti potremmo mai preferire a quello che ci è stato provato e a Colui Che ci ha creati. Attua pure quello che hai deciso. Le tue decisioni non riguardano che questa vita! 

In verità noi crediamo nel nostro Signore, ché ci perdoni i nostri peccati e la magia che ci hai imposto. Allah è migliore e duraturo”.  Chi si presenterà empio al suo Signore, certamente avrà l'Inferno dove non morirà, né vivrà.  Chi [invece] si presenterà a Lui credente, e avrà compiuto opere buone... ecco coloro che avranno l'onore più grande,  i Giardini di Eden dove scorrono i ruscelli e in cui rimarranno in perpetuo. Questo è il compenso per chi si purifica.

(Corano, Sura Ta-Ha, 20:58-76)

I maghi diedero una bella lezione di onestà a Faraone. Essi rappresentavano l’elite nella società, erano cioè coloro nelle cui mani vi era il sapere, la cultura, la saggezza e si prosternarono di fronte alla giustizia e alla verità. E dissero a Faraone di fargli quello che aveva già deciso.

La reazione di Faraone

All’inizio era stupefatto, poi sconvolto e inorridito (aveva paura di perdere il proprio potere). Quando ritorna a palazzo e Mosè e Aronne (alehyum salem) non sono più in sua presenza, diventa violentemente furioso. Mosè aveva dichiarato apertamente che non c’era altro Dio all’infuori di Allah, invece Faraone aveva sempre affermato di essere un dio, ed aveva basato il suo Impero e il suo potere su quest’affermazione. Era allora egli un bugiardo? Cosa ne pensava la gente? Mandò quelli che noi oggi chiamaremmo i servizi segreti  a verificare quale fosse l’opinione pubblica. I suoi ‘poliziotti’ gli riferirono che svariati uomini erano stati addestrati per diffondere la falsa notizia che Mosè aveva vinto la competizione soltanto perché aveva ordito un complotto contro Faraone insieme ai maghi. Questi ultimi erano stati assassinati in modo orrendo ed i loro corpi erano pubblicamente esposti come monito per la gente.

Gli uomini di Faraone compirono atti orribili contro i Figli di Israele così quest’ultimi implorarono Mosè (alehyh salem) di invocare una punizione di Dio su di lui. La sola cosa che egli potette fare fu di incitarli ad essere pazienti. Gli parlò dell’esempio dei maghi e della loro fede che aveva tollerato tutte quelle torture senza lamentarsi solo per amore di Allah. Cercò di spiegare loro che i soldati di Faraone si comportavano sulla terra come se ne fossero i proprietari. Ma il terrorismo attuato da Faraone contribuì a creare un senso di impotenza, di paura e di sconfitta nei cuori dei Figli di Israele, i quali non facevano altro che lamentarsi presso Mosè (alehyh salem)

Dissero: “Siamo stati perseguitati prima che tu venissi e dopo che venisti a noi”. Rispose: “Può darsi che presto il vostro Signore distrugga il nemico e vi costituisca vicari sul paese, per poi guardare quello che farete”. (Corano, Sura Al-A’raf 7:129)

Domande:

1.      Qual è la reazione del popolo? (Il popolo rimase inermo a guardare)

2.     Quale fu la reazione di Faraone dopo che Mosè (alehyh salem) vinse la competizione?

Foto: Monte Sinai nel deserto dei Sinai, Jabal-Al-Tur: in google images

Attività generali di scrittura (da coordinare con la parte della storia che si sta studiando):

Riassunti, questionari, libricino, booklet, leaflet/brochure (per far conoscere ai non musulmani la vera storia di questo profeta), temi su singoli paragrafi accompagnati da illustrazioni

Copia delle ayat dal Corano

Attività suggerite (da coordinare con la parte della storia che si sta studiando):

Disegni, posters, lapbooks, dipinti con le seguenti tematiche:

La cesta che galleggia sul Nilo

Il fiume Nilo con i coccodrilli

Il palazzo reale di Faraone e le dimore umili dei Figli di Israele

Il palazzo di Qarun con tutte le sue immense ricchezze inghiottito dalla terra

Il viaggio nel deserto e la fonte dove abbeverare le bestie al pascolo

Il Monte Sinai nel deserto

La montagna con il cespuglio in fiamme

Bastone di Musa (aleyy salem)

Le piaghe dell’Egitto

Il Mar Rosso che si divide in due

La manna dal cielo

Da modellare col das, cartapesta o con la plastichina (da coordinare con la parte della storia che si sta studiando):

vedi tematiche sopra

scene del deserto con la oasi

Gli alberi di palma, che si trovano spesso nelle oasi, possono essere recreati con dei rotoli di carta assorbente avanzati, dipinti di marrone oppure ricoperti di colla e rivestiti poi di carta colorata; le foglie con del cartoncino verde da ritagliare e poi incollare (oppure spillare)

Il deserto con della cartapesta arrotolando insieme dei mucchietti di giornale e posizionandoli su un cartone più grande, ricreando alcuni strati, posizionandoli in modo da dare l’impressione delle dune nel deserto. Lasciare asciugare per bene. Dipingete le dune e la sabbia in diverse sfumature.

 

Segnalibro

Crea il tuo segnalibro personalizzato con ayat del Corano, oppure disegni. Stampalo, plastificalo e ritaglialo.

http://www.coloringcastle.com/bookmark_blanks.html

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