6/26/2013

L'avvincente storia di Mosè (aleyhy salem) LEZIONE 6


LEZIONE 6: ALCUNE STORIE

La storia dell’uomo pio e di suo figlio

Si racconta che nel popolo di Israele vi era un uomo particolarmente pio, povero ma molto onesto. Egli non era affatto egoista e compiva tutto per amore di Allah. Sul letto di morte si rivolse ad Allah lasciando nella Sua cura sua moglie, suo figlio e l’unica cosa che possedeva, cioè una giovenca. Questi chiese alla moglie di portare la giovenca nella foresta perché non si fidava degli ingordi del popolo. Successivamente morì. Quando il figlio fu grande abbastanza, la madre gli raccontò che suo padre gli aveva lasciato in eredità una giovenca e che adesso era sicuramente cresciuta. Il ragazzo fece come suo padre soleva fare, chiese l’aiuto di Allah, si prostrò e Gli chiese che gliela facesse ritrovare. Non appena alzò il capo vide una mucca che andava verso di lui, gli mise una corda al collo e la portò a casa. La mucca non lasciava avvicinare nessuno se non il giovane. Questi era pio e devoto come suo padre. Faceva il taglialegna e divideva il proprio guadagno sempre in tre, una parte per se stesso, una parte per la madre e un’altra per il povero.

Nello stesso tempo morì un uomo molto ricco lasciando un grande eredità al suo unico figlio. Quest’ultimo venne assassinato e i parenti volevano sapere da chi e andarono da Mosè (aleyhy salem) per chiedergli consiglio su come potessero fare a scovare gli omicidi. Questi gli disse di sgozzare una vacca, rimuoverne la lingua e posizionarla sul cadevere, così avrebbero saputo chi erano gli assassini. Invece di affreattarsi a eseguire le istruzioni di Mosè (aleyhy salem), tali persone ponevamo mille quesiti su che tipo di mucca dovesse essere, che colore e altro. L’unica che rispondeva a tale descrizione fu la mucca del giovane pio. Essi la acquistarono al prezzo della sua pelle riempita d’oro!

E quando Mosè disse al suo popolo: “Allah vi ordina di sacrificare una giovenca!”. Risposero: “Ti prendi gioco di noi?”. “Mi rifugio in Allah dall'essere tra gli ignoranti.”  Dissero: “Chiedi per noi al tuo Signore che ci indichi come deve essere”. Rispose: “Allah dice che deve essere una giovenca né vecchia, né vergine, ma di età media. Fate quello che vi si comanda!”.  Dissero: “Chiedi per noi al tuo Signore che ci indichi di che colore deve essere”. Rispose: “Allah dice che dev'essere una giovenca gialla, di un colore vivo che rallegri la vista”. Dissero: “Chiedi al tuo Signore che dia maggiori particolari, perché veramente per noi le giovenche si assomigliano tutte. Così, se Allah vuole, saremo ben guidati”.  Rispose: “Egli dice che deve essere una giovenca che non sia stata soggiogata al lavoro dei campi o all'irrigazione, sana e senza difetti”. Dissero: “Ecco, ora ce l'hai descritta esattamente”. La sacrificarono, ma mancò poco che non lo facessero! Avevate ucciso un uomo e vi accusavate a vicenda... Ma Allah palesa quello che celate.  Allora dicemmo: “Colpite il cadavere con una parte della giovenca”. Così Allah resuscita i morti e vi mostra i Suoi segni affinché possiate comprendere. Dopo di ciò i vostri cuori si sono induriti ancora una volta, ed essi sono come pietre o ancora più duri. Vi sono, infatti, pietre da cui scaturiscono i ruscelli, che si spaccano perché l'acqua fuoriesca, e altre che franano per il timore di Allah. E Allah non è incurante di quello che fate. (Corano, 2:67-74)

La storia di Mosè (aleyhy salem) e Al-Khidr

Un giorno Mosè (aleyhy salem) fece un eloquente sermone, chiunque l’ascoltò ne fu commosso. Qualcuno allora gli chiese se esistesse un altro uomo tanto saggio e colto. A questo quesito Mosè (aleyhy salem) rispose di no e che Allah aveva dato lui il potere dei miracoli e lo aveva onorato con la Torah. Ad ogni modo Allah rivelò a Mosè (aleyhy salem) che nessun uomo poteva mai sapere tutto quello che c’è da sapere, e che nessun messaggero sarebbe stato custode di tutta la conoscenza. E che ci sarebbe sempre stato uno che sa più dell’altro. Mosè (aleyhy salem) chiese ad Allah chi fosse quest’uomo e che desiderava incontrarlo. Allah allora gli ordinò di portare del pesce vivo in un recipiente con dell’acqua e che quando il pesce sarebbe scomparso egli avrebbe incontrato quell’uomo. Mosè (aleyhy salem) intraprese il suo viaggio accompagnato da un giovane ragazzo che portava il recipiente col pesce. Raggiunsero un luogo in cui due fiumi si incontrano e decisero di riposare. Mentre Mosè (aleyhy salem) dormiva, il ragazzo vide il pesce saltar fuori dal recipiente e saltare nel fiume e nuotar via. Dimenticò di raccontare l’accaduto al profeta che quando fu sveglio , volle ripartire e continuare il proprio viaggio. Qunado il ragazzo ricordò di menzionare la fuga del pesce. Mosè (aleyhy salem) ritornò al luogo in cui il pesce era scomparso e lì incontrò Al-Khidr, la guida. Mosè (aleyhy salem) gli chiese se poteva seguirlo in quanto voleva apprendere la sua saggezza.

tradotto da Il Corano per piccoli cuori

Durante il suo lungo viaggio verso la terra promessa, il profeta Mosè (pace su di lui) apprese molte lezioni. Una di queste gli venne da Al-Khidr. Al-Khidr fu un personaggio a cui Allah (Subbhanhu wa ta’ala) offerse in dono una sapienza particolare ed il potere di cambiare alcune cose nel mondo.

Il profeta Mosè (pace su di lui) intraprese un viaggio lungo e stancante per mare, facendo un giuramento e cioè che non si sarebbe fermato finché non trovava il punto dove i due mari si incontrano.

Mosè (pace su di lui) intraprese il viaggio con il suo giovane discepolo Yusha bin Nun. Ad un certo punto i pesci che avevano portato con sé per sfamarsi, si rianimarono, sgusciarono fuori dal cesto e nuotarono verso il mare. Questo fu il punto in cui incontrarono Al-Khidr, Mosè (pace su di lui) gli chiese: “Posso seguirti per apprendere la tua sapienza?”. Al-Khidr gli rispose: “Impossibile! Non saresti in grado di tollerare tutto ciò che c’è dietro la mia sapienza”.

Mosè (pace su di lui) rispose: “Mi troverai paziente in sha’Allah: non ti arrecherò alcun fastidio”. Al-Khidr fu allora d’accordo ma avvertì Mosè (pace su di lui) di non domandargli nulla finché non fosse stato lui stesso a spiergargli.

I due uomini si imbarcono, Al-Khidr fece deliberatamente un foro alla piccola imbarcazione sulla quale si trovavano. Mosè (pace su di lui) esclamò: “Ehi! Vuoi far annegare i passeggeri?”. Al-Khidr gli rispose: “Te lo avevo detto che non ti saresti potuto trattenere dal porre domande”.

Mosè (pace su di lui) gli disse: “Perdonami, per favore non ti arrabbiare.”

Viaggiarono a lungo finché incontrarono un giovane ragazzo che Al-Khidr non esitò ad uccidere. Mosè (pace su di lui) esclamò: “Che malvagità uccidere un animo innocente!”

Al-Khidr gli disse di nuovo: “Ti avevo avvertito che non avresti avuto pazienza.” Mosè (pace su di lui) rispose: “Se ti domando di nuovo, abbandonami perché allora vuol dire che lo merito”.

Giunsero in una città e chiesero del cibo, ma glielo rifiutarono. Vedendo un muro che stava per cadere, Al-Khidr lo riparò, ma Mosè (pace su di lui) obiettò dicendo che quelle persone non avevano voluto neppure ospitarli ed egli invece gli rendeva servigi senza neppure essere pagato.

Al-Khidr allora gli disse: “È giunto il momento della nostra separazione. Ma prima voglio spiegarti il perché delle mie azioni che a te sono sembrate così orribili. Ho danneggiato quella barca perché apparteneva a dei pescatori molto poveri, e lí vicino abita un re che saccheggia ogni imbarcazione [la barca dei poveri pescatori fu l’unica che non fu confiscata dal re tiranno proprio perché danneggiata, e così di lí a poco essi diventarono ricchi perché i loro affari migliorarono molto]. Per quanto riguarda il giovane che ho ucciso, avrebbe arrecato dolore e soffereza ai propri genitori a causa della sua malavagità e miscredenza. Prego che il mio Signore gli doni un figlio dolce e buono. Il muro, invece, apparteneva a due orfani, figli di un uomo onesto di quella città. Nascosto sotto il muro c’è un tesoro sepolto. Allah (Subbhanahu wa ta’ala) ha decretato che essi stessi lo scoprano quando saranno più maturi. Quello che ho fatto non è stato per mia volontà. Ciò ha reso evidente che non potrai sopportare quello che vedi.”

Tutto questo dimostra l’Altissima Saggezza Divina. Le cose possono essere molto diverse da quello che ci appaiono, dati i limiti della conoscenza umana. La conoscenza limitata dell’uomo e la sua sfiducia gli causa dolore, ma il vero credente non si dispera mai, neanche dinanzi alle calamità perché sa bene che la giusta mano di Allah (Subbhanahu wa ta’ala) dirige l’umanità verso il bene. Questa è la morale della storia di Al-Khidr.

Attività

Al termine della lettura o racconto fategli delle domande:

Chi è Il Più Saggio? AL-HAKÎM il Saggio.

La realtà è sempre come appare?

Qual è la morale di questa incredibile storia?

Insegnate loro alcuni dei Nomi di Allah che spiegano la Sua Saggezza, la Sua Giustizia, il Suo Volere, quali:

AL-JABBÂR Colui Che costringe al Suo Volere,

AL-FATTÂH il Giudice,

AL-'ALÎM l'Onnisciente,

AL-'ADL il Giusto,

Cercateli nel Corano: IL SAGGIO (swt) AL-HAKÎM

In verità Tu sei il Sapiente, il Saggio. (Corano II. al-Baqara, 32)

Egli (swt) è il Saggio nelle Sue parole, orazioni e leggi. Egli (swt) mette ogni cosa nel posto giusto, e mette la Sua saggezza, la Sua giustizia nel Suo Decreto e nella Sua Legge.

Egli (swt) sceglie quel che vuole, perfeziona la creazione di ogni cosa e non crea per frivolezza.

Nessuno Gli è socio nelle Sue prescrizioni.

Egli (swt) poggia ogni affare nel giusto posto, che Lui (swt) vuole, con la Sua saggezza che è invisibile agli occhi e all'intelligenza delle creature.

Progetto: Create delle flashcards o cartoline educative on questi nomi di Allah, il nome in italiano e al retro il nome in arabo.

Approfondite il personaggio di Al-Khidr

Spiegate ai vostri studenti che molti Sapienti in Scienza Islamica sono concordi nell’affermare che, stando ai versi coranici, Al-Khidr era un Profeta.

Shaykh Al-Shanqiti (che Allah ne abbia misericordia) ha commentato questo verso coranico:

“Incontrarono uno dei Nostri servi [abd min ibadina], al quale avevamo concesso misericordia da parte Nostra e al quale avevamo insegnato una scienza da Noi proveniente.” (Corano, Sura al-kahf, La Caverna 18:65)

….affermando che sembrerebbe che Al-Khidr (su di lui la pace) sia un profeta di Allah. La misericordia menzionata qua sembrerebbe sia quella della Profezia, e che la sua scienza, cioè saggezza/sapienza, che derivava da Allah, era la conoscenza della rivelazione (wahy). Conoscere gli ordini e le proibizioni di Allah è possibile attraverso wahy cioè la rivelazione.

Si analizzi questo versetto:

“Il muro apparteneva a due orfani della città e alla sua base c'era un tesoro che apparteneva loro. Il loro padre era uomo virtuoso e il tuo Signore volle che raggiungessero la loro età adulta e disseppellissero il loro tesoro; segno questo della misericordia del tuo Signore. Io non l'ho fatto di mia iniziativa.” (Corano, Sura Al-Kahf, 18:82)

Quel: “Io non l'ho fatto di mia iniziativa” sembrerebbe indicare che Al-Khidr l’abbia fatto per ordine di Allah, e l’ordine di Allah è trasmesso attraverso wahy (rivelazione).

Inoltre il profeta Mosè (su di lui la pace) si mostrò umile al suo cospetto, questa sembrerebbe un’altra indicazione che egli fosse un profeta.

“Chiese [Mosè]: “Posso seguirti per imparare quello che ti è stato insegnato [a proposito] della retta via?” (Corano, Sura Al-Kahf 18:66)

“Disse [Mosè]: “Se Allah vuole sarò paziente e non disobbedirò ai tuoi ordini” (Corano, Sura Al-Kahf 18:69)

I vostri studenti potranno riassumere la storia con i tre episodi principali e illustrarla.

Chiedetegli di:

*elencare almeno 3 punti chiave della storia

*citare il momento più avvincente per essi

*citare almeno 2 episodi di vita vissuta in cui la verità era ben diversa dalle apparenze

Come esericzio di scrittura i versetti coranici sopra citati da sura al-Kahf possono essere ricopiati in italiano e in inglese, all’interno di essi si possono sottolineare gli aggettivi. Se si considerano i versetti 65, 82, 66, 69 gli aggettivi saranno: retta, paziente, virtuosa. Essi sono tutti aggettivi che hanno una connotazione positiva, perché? A cosa alludono?

Approndite la tematica della pazienza

Il vero credente non si dispera. Mujahid affermava: “La pazienza perfetta è quella esente da panico”.

‘Amr ibn Qays affermò: “La migliore e magnifica forma di pazienza è essere soddisfatti anche nelle avversità e abbandonarsi alla volontà del Signore”.

Yunus ibn Yazid affermò: “Chiesi a Rabi’ah ibn ‘AbdulRahman: ‘Qual è la forma di pazienza fondamentale?’ Rispose: ‘Non mutare atteggiamento in tempi duri, essere come si era il giorno prima”. (Questo non significa che una persona non debba provare dolore o soffrire, significa invece trattenersi dal cadere nel panico e frenarsi dal compiangersi)

Qual è il significato della supplica del Profeta Mosè (su di lui la pace): “O Allah tutta la lode a Te e mi lamento soltanto con Te, e Tu sei l’Unico a cui chiedo aiuto, ed in cui ripongo la mia fiducia, non c’è alcuna Potenza oltre la Tua”.

Attività generali di scrittura (da coordinare con la parte della storia che si sta studiando):

Riassunti, questionari, libricino, booklet, leaflet/brochure (per far conoscere ai non musulmani la vera storia di questo profeta), temi su singoli paragrafi accompagnati da illustrazioni

Copia delle ayat dal Corano

Attività suggerite (da coordinare con la parte della storia che si sta studiando):

Disegni, posters, lapbooks, dipinti con le seguenti tematiche:

La cesta che galleggia sul Nilo

Il fiume Nilo con i coccodrilli

Il palazzo reale di Faraone e le dimore umili dei Figli di Israele

Il palazzo di Qarun con tutte le sue immense ricchezze inghiottito dalla terra

Il viaggio nel deserto e la fonte dove abbeverare le bestie al pascolo

Il Monte Sinai

La montagna con il cespuglio in fiamme

Bastone di Musa (aleyy salem)

Le piaghe dell’Egitto

Il Mar Rosso che si divide in due

La manna dal cielo

Da modellare col das, cartapesta o con la plastichina (da coordinare con la parte della storia che si sta studiando):

vedi tematiche sopra

scene del deserto con la oasi

Gli alberi di palma, che si trovano spesso nelle oasi, possono essere recreati con dei rotoli di carta assorbente avanzati, dipinti di marrone oppure ricoperti di colla e rivestiti poi di carta colorata; le foglie con del cartoncino verde da ritagliare e poi incollare (oppure spillare)

Il deserto con della cartapesta arrotolando insieme dei mucchietti di giornale e posizionandoli su un cartone più grande, ricreando alcuni strati, posizionandoli in modo da dare l’impressione delle dune nel deserto. Lasciare asciugare per bene. Dipingete le dune e la sabbia in diverse sfumature.

 

Segnalibro

Crea il tuo segnalibro personalizzato con ayat del Corano, oppure disegni. Stampalo, plastificalo e ritaglialo.

http://www.coloringcastle.com/bookmark_blanks.html

 

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