7/01/2014

Il Dhikr prescritto all’interruzione del digiuno e l'importanza delle invocazioni

Lode sia ad Allah

Secondo una narrazione da Abu Dawud (2357) da Ibn ‘Umar (che Allah ne sia compiaciuto), quest’ultimo affermò: “Quando il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) soleva rompere il digiuno, recitava le seguenti parole (translitterazione fonetica):

Dhahaba al-zamau’a, wa abtallat al-‘uruq wa thabata al-ajr insha Allah

“La sete è appagata, le vene si sono inumidite, e la ricompensa è assicurata, se Allah vuole”.

Questo hadith fu classificato come hasan da Al-Albani in Sahih Abi Dawud.
È mustahabb (raccomandato, virtuoso) per il digiunante recitare dei du’a’ (invocazioni) durante il digiuno e alla rottura del digiuno stesso, lo si afferma grazie ad una narrazione di Ahmad (8030) da Abu Hurayrah (che Allah ne sia compiaciuto) che disse: “Noi dicemmo: O Messaggero di Allah, quando ti vediamo i nostri cuori si ammorbidiscono e pensiamo solo all’altra vita, ma quando ti lasciamo noi siamo attratti dalla vita materiale, dalle nostre donne e dai nostri figli. Egli rispose: “ Se voi foste sempre come siete quando siete con me, gli angeli verrebbero a stringervi la mano e vi visiterebbero nelle vostre case. Se non commetteste dei peccati, Allah porterebbe altri uomini che pecchino, così che li possa perdonare.” Noi dicemmo: “ O Messaggero di Allah, parlaci del Paradiso, di cosa è fatto?” Egli rispose: “Di mattoni d’oro e d’argento; la sua calcina è muschio,i suoi ciottoli sono perle e rubini, il suo terreno è zafferano. Chiunque vi entri sarà felice e mai sarà triste, dimorerà colà per sempre e non morirà. I suoi abiti non si consumeranno e la sua gioventù non appassirà. Ci sono tre individui i cui du’aa’ non saranno rifiutati: un buon sovrano, un digiunante finché rompa il digiuno, e la preghiera di colui che ha subito un torto. È sopportato dalle nuvole e i suoi cancelli sono aperti, e il Signore, Che sia Glorificato ed Esaltato, dice: “Sulla Mia Gloria, Ti garantirò aiuto anche se dopo un po’ di tempo.”

Questo hadith fu classificato come sahih da Shu’ayb al-Arna’ut in Tahqiq al-Musnad.
È stato anche narrato da al-Tirmidhi (2525) con tali parole: “….il digiunante quando rompe il digiuno…” Questo fu classificato come sahih da al-Albani in Sahih al-Tirmidhi.

Dunque (durante il digiuno) potremmo chiedere ad Allah di ripagare il nostro sforzo col Paradiso, cercare rifugio in Allah dal Fuoco, e potremmo pregare per il perdono, e offrire du’a’ prescritti in Islam.

Abu Hureira disse che il Messaggero (pace e benedizioni su di lui) disse: “Tre tipologie di persone non avranno le proprie suppliche rifiutate: il du’aa (la supplica) del digiunante quando interrompe il digiuno, il du’aa dell’Imam giusto e il du’aa dell’oppresso.”{Tirmidhi, Ibn Majah e Ibn Hibban}


Ed Allah sa meglio

(Tradotto da Islam q&a)

I modi del Profeta (pace e benedizioni di Allah ta’ala su di lui)

Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah ta’ala su di lui) soleva interrompere il digiuno con datteri e se non ne trovava alcuno, lo rompeva con acqua. 

(Islamic Society of the University of Essex
Fonte: salafipublications
Original title: The Rulings of Ramadaan)


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